domenica 28 dicembre 2008

SE C’E’ UNA COMUNITA’ INTERNAZIONALE FONDATA SUL DIRITTO, CHE BATTA UN COLPO OGGI. PER GAZA.


Una città assediata: senza acqua, senza cibo, senza luce. Da mesi e mesi. Da mesi e mesi e mesi e mesi e mesi. Assediata, come nel Medioevo.

Contro ogni legge, contro ogni diritto. Nessuno ha il diritto di affamare il popolo. Nessuno nel mondo, per nessuna ragione al mondo.

Gaza, una città assediata dove i bambini continuano a andare a scuola. E dove cadono le bombe mentre i bambini escono da scuola. Duecento morti, oggi a Gaza.

Chi crede ancora che Hamas e i suoi razzi possano essere fermati da altre morti innocenti? Chi ancora ci può credere? Duecento morti fanno campagna elettorale, nella Israele di oggi.

C’è ancora una comunità internazionale? Bush è finito, ringraziando il cielo. C’è una possibilità per la ragione di tornare a farsi sentire? Se c’è, che qualcuno batta un colpo. Ora.

Batta un colpo l’Europa, se ha un’anima. Batta un colpo la politica europea, quella dei governi e quella delle opposizioni.

L’Arci, che in tanti paesi del mondo lavora per la pace e la giustizia, solo a un popolo dedicherà la sua campagna di aiuto popolare nell’anno che viene. Solo ai palestinesi.

Non perché siamo anti israeliani. Al contrario. Siamo contro l’ignavia, che aiuta il diffondersi della follia. Vogliamo la pace in Medio Oriente. E la pace non viene se non c’è giustizia.

Non c’è giustizia dove c’è un popolo assediato. Mai.

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