lunedì 5 ottobre 2009

Manifestazione Nazionale Antirazzista a Roma il 17 ottobre 2009 - Piazza della Repubblica ore 14,30


L'ARCI IN PIAZZA IL 17 OTTOBRE PER FERMARE IL RAZZISMO

IL 7 OTTOBRE DEL 1989 centinaia di migliaia di persone scendevano in piazza a Roma per la prima grande manifestazione contro il razzismo e per i diritti dei migranti. Il 24 agosto dello stesso anno a Villa Literno, in provincia di Caserta, era stato ucciso un rifugiato sudafricano, Jerry Essan Masslo: il primo omicidio di stampo razzista della storia della Repubblica italiana.
A venti anni di distanza, il razzismo non solo non è stato sconfitto, ma è penetrato nel linguaggio pubblico e privato, nella cultura e nei comportamenti quotidiani di tanta parte di questo paese.
Il vento dell'intolleranza e del rancore soffia anche dall'alto, dai palazzi del potere. La legge 94, il pacchetto sicurezza, approvati dalla maggioranza che ci governa, sanciscono infatti la criminalizzazione di tutti i migranti, premessa di una vera e propria persecuzione di massa. Le conseguenze sono e saranno sempre più drammatiche.
La nostra democrazia, fondata sul rispetto dei diritti di ogni essere umano, subisce una ferita profonda.
Occorre prendere voce, fermare lo scempio dei principi affermati nella nostra Carta Costituzionale, frutto della lotta di liberazione dal regime nazi-fascista.
E' necessario impedire che l'orologio della storia torni indietro, demolendo secoli di civiltà giuridica. Serve una forte mobilitazione delle coscienze, una assunzione generale di responsabilità.
Milioni di persone di origine straniera che hanno scelto l'Italia per costruire il loro futuro e quello dei loro figli non devono essere lasciati soli di fronte alla discriminazione e al razzismo.
Scendere in piazza in tanti e tante il 17 ottobre per dar vita a una grande, unitaria e plurale manifestazione di popolo può rappresentare un primo importante segnale di cambiamento.

* Per fermare il razzismo
* Per l'abrogazione del pacchetto sicurezza
* Per fermare i respingimenti in mare
* Per la regolarizzazione di tutti i lavoratori e le lavoratrici stranieri presenti nel Paese
* Per garantire ad ogni persona dignità e uguali diritti
* Per difendere la nostra democrazia.