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A Parigi e a Roma sabato prossimo la società civile scenderà in piazza per dire NO alle nuove forme di deportazione, NO al razzismo e alle discriminazioni contro i rom e i sinti; NO ai campi nomadi, veri e propri centri di segregazione razziale abbandonati al degrado sociale; NO alla strumentalizzazione mediatica di singoli episodi a fini politici.
A Roma si terrà un presidio a partire dalle 15 in Piazza Campo dei Fiori, promosso dal coordinamento nazionale antidiscriminazione e che ha raccolto moltissime adesioni.
Nel documento che convoca la manifestazione si ricorda che rom e sinti hanno già pagato un prezzo altissimo in vite umane a causa delle persecuzioni nazifasciste. Oggi quel genocidio viene rimosso e nuove discriminazioni vengono decise e avallate dalle più alte cariche istituzionali.
Quando non sono sottoposti a una vera e propria persecuzione, rom e sinti vengono comunque ghettizzati, privati dei più elementari diritti sociali e civili, nonostante nella maggior parte dei casi siano cittadini del paese in cui risiedono.
Anche per loro va ristabilita la legalità, anche a loro vanno assicurate le garanzie che prevede la nostra Costituzione, la Dichiarazione universale dei diritti dell'Uomo, le normative internazionali.
Il processo di criminalizzazione di un intero popolo va immediatamente fermato.