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Dal 15 al 18 aprile al Palamontepaschi di Chianciano Terme
IL XV CONGRESSO NAZIONALE
1.100.000 soci, 17 comitati regionali, 119 comitati provinciali, 5.600 circoli diffusi su tutto il territorio nazionale: l'Arci si conferma la più grande associazione italiana di promozione sociale, impegnata sui temi della cultura e della formazione, della pace, dei diritti, del welfare, della legalità democratica, del tempo liberato.
Un'anomalia o un'esperienza a cui ispirarsi? L'Arci è una delle pochissime organizzazioni di massa nata nel ‘900 che ha superato senza traumi il passaggio di secolo. Radicatissima nel territorio, è sopravvissuta alla disgregazione dei grandi partiti popolari e al declino dei movimenti. Una comunità che organizza ogni anno migliaia di iniziative con una manciata di operatori retribuiti e tanto impegno volontario da parte di donne e uomini che si riconoscono in un sistema di valori e che per praticarli mettono a disposizione una parte del proprio tempo di vita.
Ognuno contribuisce alla realizzazione del progetto collettivo scegliendo autonomamente, in base alle proprie inclinazioni e soprattutto interpretando le domande del territorio in cui opera, a quali attività dedicarsi. I nostri circoli sono quindi i nodi essenziali della grande rete Arci, ne garantiscono il radicamento nella società e la vitalità del progetto.
Dopo migliaia di assemblee congressuali svolte nelle nostre strutture di base, 103 congressi territoriali e 16 regionali, l'Associazione si avvia a celebrare il XV Congresso nazionale, che si terrà a Chianciano Terme (Siena) dal 15 al 18 aprile.
"Reagire alla sfiducia nel tempo della crisi" è il titolo scelto per questo appuntamento, che si colloca in un periodo denso di difficoltà e incertezze, contrassegnato da una profonda crisi culturale, economica, sociale e ambientale che investe il nostro Paese e l'intero pianeta.
Noi vogliamo continuare a rappresentare una alternativa alla solitudine, alla sfiducia, alla disgregazione sociale, sostenendo i cittadini svantaggiati, prevenendo il disagio, opponendoci all'emarginazione e alla discriminazione in tutte le sue forme, sperimentando pratiche ispirate a un diverso modello di sviluppo, ecologicamente e socialmente sostenibile.
L'emergenza ambientale e climatica sono infatti emblematiche della profondità della crisi e chiedono risposte immediate. In questi ultimi anni abbiamo partecipato alle tante vertenze aperte a livello locale per salvaguardare territori già dissestati dall'ulteriore scempio di grandi opere inutili, da scelte di politica energetica o di riciclaggio dei rifiuti pericolose e inquinanti, per la difesa di beni comuni. Per questo abbiamo deciso di promuovere, insieme al Forum dei movimenti per l'acqua e a un vastissimo schieramento di organizzazioni ed enti locali, il Referendum per la ripubblicizzatone dell'acqua, che verrà formalizzato con il deposito dei quesiti in Cassazione il prossimo 31 marzo.
E proprio a partire da questo patrimonio di esperienze concrete, che ci vede quotidianamente al fianco di chi, giovane o anziano, italiano o straniero, ogni giorno deve fare i conti con un presente carico di difficoltà, cercheremo in questo Congresso di analizzare a fondo le trasformazioni che attraversano il Paese per aggiornare il nostro progetto e il nostro modello associativo.
Negli spazi del Palamontepaschi verrà riprodotto un circolo tipo, con un bar in cui verranno serviti prodotti del commercio equo e solidale e offerte le spremute fatte con le arance di Rosarno, che arriveranno dalla Calabria direttamente a Chianciano.
Grazie all'impegno delle radio toscane dell'Arci, sul sito
www.arci.it si potrà ascoltare la diretta in streaming dei lavori congressuali e verranno realizzati speciali con Gr e Podcast scaricabili.
Saranno 572 i delegati chiamati a portare il loro contributo e a votare, nella giornata conclusiva, i documenti congressuali e gli organismi dirigenti.
Tanti anche gli ospiti esterni che hanno accolto l'invito a intervenire, cogliendo l'importanza di un appuntamento che può fornire un contributo significativo allo sforzo di costruire un Paese e un futuro diversi.