sabato 7 febbraio 2009

L'Arci attiva il numero verde 800 99 99 77

Il Senato approva il Ddl 733 “Ammazza diritti”
L’Arci attiva il numero verde
800 99 99 77

per denunciare soprusi o violenze contro i migranti
e fornire informazioni anche di carattere legale

Dichiarazione di Paolo Beni, presidente nazionale Arci



Il Senato ha approvato il Disegno di legge sulla sicurezza, un vero obbrobrio giuridico, ulteriormente peggiorato dagli emendamenti presentati dalla Lega, che ormai su questa materia detta la linea a tutto il centrodestra.
Vengono ulteriormente limitati i diritti dei migranti, anche di quelli regolari, con un intento che appare persecutorio. Come giustificare altrimenti l’innalzamento del costo del rinnovo del permesso di soggiorno o le limitazioni al diritto alla casa, a costruirsi o a ricongiungersi alla famiglia?

Per non parlare della possibilità di delazione per i medici e i paramedici, autorizzati a denunciare gli irregolari che chiedano cure e solo per questi pazienti esonerati dall’obbligo del rispetto della privacy e del segreto professionale. Una misura contro cui si sono schierati le associazioni e i sindacati dei medici, la Chiesa che ha invitato all’obiezione, e tutte le organizzazioni democratiche.
Con questo Ddl viene sancita la distanza tra i diritti dei migranti e quelli dei cittadini italiani. Si consolida in tal modo un diritto "speciale" per gli stranieri, dal punto di vista amministrativo e penale.Contro i "clandestini" il governo promette, per bocca di Maroni, che sarà molto cattivo, introducendo una nuova categoria giuridica. Non più giudicati secondo giustizia, ma "con cattiveria". E infatti il ministro si è infuriato di fronte alla bocciatura dei 18 mesi di detenzione previsti per chi è rinchiuso nei Centri, senza aver commesso reati e senza aver subito regolare processo. A dimostrazione che ormai la giustizia non è uguale per tutti e che con alcuni si può essere più “cattivi”.Questo imbarbarimento culturale e politico merita una risposta unitaria e forte, in grado di raccogliere lo sdegno diffuso e di proporre una alternativa alta e credibile.

Da parte nostra, abbiamo attivato il numero verde 800999977, Sos Diritti, a cui chiunque può rivolgersi per avere informazioni anche di carattere legale o denunciare soprusi, violenze, atti di razzismo di cui sono vittime i migranti, a cominciare da quelli rinchiusi nei Cpa o nei Cie (ex-Cpt).

Inoltre, in tutti i nostri comitati territoriali è a disposizione il “vademecum dei diritti dei migranti”, una pubblicazione che spiega quali siano i diritti di cui godono e a chi rivolgersi per farli rispettare.

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