lunedì 16 maggio 2005

Statuto del Comitato

STATUTO del COMITATO TERRITORIALE DELL’ASSOCIAZIONE ARCI di TARANTO
(gia’ ARCI NUOVA ASSOCIAZIONE COMITATO TERRITORIALE di TARANTO)
ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE

PREMESSA
L’Associazione Arci riconosce la propria memoria storica nelle libertà e nei valori democratici nati dalla lotta di Liberazione contro il nazifascismo, valori che trovano piena affermazione nella Costituzione Repubblicana. L’Associazione Arci si richiama, inoltre, alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani ed alla Dichiarazione dei diritti del fanciullo dell’Onu ed opera in contesti locali, nazionali e internazionali per l’affermazione degli stessi; partecipa alla costruzione dell’Europa delle cittadine e dei cittadini.
L’Associazione Arci riconosce le sue radici nella storia del mutualismo e del solidarismo italiano e ribadisce la propria continuità storica e politica con l'Arci delle origini (oggi Federazione ARCI), fondata a Firenze il 26 maggio 1957. L’Associazione Arci afferma tutto ciò come valore fondante, e conferendo maggiore evidenza all’acronimo storico, trasforma la propria denominazione da “ARCI Nuova Associazione –Comitato Territoriale di Taranto” in “Associazione ARCI – Comitato Territoriale di Taranto”.
Il presente statuto sostituisce in toto i precedenti statuti dell’Associazione già denominata Arci Nuova Associazione Comitato Territoriale di Taranto, non modificandone gli atti ed i principi costitutivi e statutari dell’Associazione stessa.
TITOLO I
Definizione, finalità e programma
Art.1 L’Associazione Arci Comitato Territoriale di Taranto (d’ora in poi detta semplicemente Arci Taranto) è un'associazione di promozione sociale ai sensi della legge 383/2000, autonoma e pluralista, soggetto attivo e integrante del sistema del terzo settore italiano e internazionale, che si configura come rete integrata di persone, valori e luoghi di cittadinanza attiva che promuove cultura, socialità e solidarietà.
L’Arci sostiene e tutela l’autorganizzazione dei cittadini in quanto pratica fondamentale di democrazia e di concreta risposta ai bisogni delle comunità.
L’Arci sostiene l’idea di uno stato sociale che sappia valorizzare la partecipazione dei cittadini, il principio di sussidiarietà inteso come condivisione delle responsabilità, il ruolo dell’associazionismo di promozione sociale e del terzo settore.
L’Arci in quanto forma di autorganizzazione dei cittadini, esprime in pieno la propria autonoma soggettività politica interloquendo direttamente, in forza del suo agire sociale, con tutti gli altri soggetti della società.
L’Arci Taranto favorisce il radicamento di questi valori attraverso il proprio impegno sul territorio regionale, riconoscendo pari dignità ed autonomia economica, organizzativa e statutaria alle organizzazioni aderenti regolarmente costituite su scala territoriale e locale, in pieno spirito federale.
Esprime un sistema complesso di attività di utilità sociale, di promozione umana e civile attraverso la forma associativa che rappresenta anche una forma peculiare di impresa sociale basata sul libero associazionismo, sul volontariato, su attività rivolte ai soci ed alla collettività.
Arci Taranto non persegue fini di lucro e non è pertanto consentita la distribuzione anche indiretta di utili o di avanzi di gestione.
Art.2 La tutela, la salvaguardia, la valorizzazione del proprio patrimonio associativo sono l'elemento fondante di Arci Taranto In questo senso, l'associazione è impegnata per il pieno riconoscimento legislativo dell'associazionismo e del terzo settore e per la più ampia affermazione dei valori associativi, per la tutela su tutto il territorio di competenza delle proprie associazioni affiliate, per lo sviluppo di nuovo associazionismo, e – compatibilmente con lo statuto nazionale dell’Arci – anche a livello internazionale.
Arci Taranto è altresì impegnata perché ovunque la libertà di associazione, la prima libertà costitutiva di un processo democratico, sia salvaguardata e garantita.
Art.3 Sono campi prioritari di iniziativa ed intervento dell'associazione:
- La crescita del benessere delle persone attraverso attività di promozione sociale e culturale diffusa, operando tramite tutte le forme artistiche ed espressive, promuovendo luoghi e spazi per la creazione e la fruizione culturale;
- la promozione del volontariato inteso come partecipazione democratica alle azioni di solidarietà e di cittadinanza, e come strumento e pratica di costruzione e rafforzamento delle relazioni e della politica associativa di cooperazione internazionale;
- l’educazione alla responsabilità ed alla cittadinanza attiva;
- la promozione e la pratica delle forme di servizio civile nazionale e regionale e di impiego nei progetti all’estero previste dalla legislazione regionale, nazionale ed europea e l'azione politica per la riduzione delle spese militari;
- la valorizzazione e lo sviluppo delle aggregazioni e dei linguaggi giovanili, come forma specifica di associazionismo giovanile e di lotta al disagio tra le nuove generazioni;
- la tutela dei diritti dei minori che, fondata sul pieno riconoscimento della loro cittadinanza, deve costituire l'elemento principale per dare sostegno alla loro soggettività positiva, riconoscendo gli opportuni spazi di vita e adeguati strumenti di partecipazione;
- l'attenzione verso le problematiche che riguardano gli anziani;
- l’ampliamento dei luoghi e delle occasioni ludiche, sportive, ricreative e di socialità;
- la cultura della convivenza civile, delle pari opportunità, dei diritti, delle differenze culturali, etniche, religiose e di genere, della tutela delle diversità linguistiche nonché della libertà di orientamento sessuale e di una cultura antiproibizionista, favorendo la progettazione dei percorsi individuali di crescita nel pieno rispetto del diritto di ogni singolo individuo alla propria autodeterminazione. L’Associazione individua nella filosofia della riduzione del danno il metodo di intervento più adatto ad affrontare situazioni di disagio ed emarginazione;
- lo sviluppo di forme di prevenzione e di lotta all’esclusione, al razzismo, alla xenofobia, all’intolleranza, al disagio, all’emarginazione, alla solitudine
- l'impegno per l'affermazione di una cultura non violenta e pacifista e della ricerca della soluzione non violenta dei conflitti;
- la promozione di una società aperta e multiculturale, che individui nell’immigrazione e nell’intercultura una risorsa per la comunità;
- l’affermazione della cultura della legalità e della lotta alle mafie, alla criminalità organizzata ed agli abusi di potere;
- l’impegno per un movimento di cittadinanza mondiale per l’affermazione della giustizia sociale fra i Nord e Sud del mondo e l’affermazione dei diritti umani in ogni luogo;
- la costruzione di relazioni e reti comunitarie internazionali per l’affermazione di una società globale dei diritti dei popoli, attraverso: la realizzazione di programmi di mobilità, formazione in Italia e all’estero e scambio internazionale, in particolare per le giovani generazioni, iniziative e progetti di cooperazione internazionale e decentrata, campagne e progetti di educazione allo sviluppo;
- la difesa e l’innovazione dello stato sociale in una prospettiva di crescita del ruolo dell'economia sociale e dei soggetti non profit;
- la promozione di politiche di difesa e di sostegno delle persone diversamente abili;
- l'impegno a favore della realizzazione di una società eco-compatibile che faccia della difesa e della salvaguardia dell'ambiente un architrave del proprio modello di sviluppo;
- l'impegno per la difesa della dignità degli animali, contro ogni forma di violenza esercitata nei loro confronti, dal fenomeno dell'abbandono alle pratiche della vivisezione e dei combattimenti, e per l'attuazione di attività di ricovero e iniziative per l'affidamento e l'adozione;
- la promozione della finanza etica, dell'educazione al consumo critico, della tutela dei diritti dei consumatori e degli utenti;
- la promozione del turismo sociale come forma di approfondimento e arricchimento della conoscenza tra le persone ed i territori in cui vivono, a cominciare dall'attivazione di gemellaggi, scambi internazionali e di turismo consapevole.
- In generale tutti i campi in cui si manifestino esperienze culturali, ricreative e formative e tutti quelli in cui ci si possa impegnare contro ogni forma di ignoranza, di intolleranza, di violenza, di censura, di ingiustizia, di discriminazione, di razzismo, di emarginazione, di solitudine ed esclusione sociale, sono settori di intervento della Associazione.
- Sono inoltre attività di rilievo dell'Associazione:
- l'individuazione di luoghi e spazi associativi che possano favorire l'autorganizzazione dei cittadini sviluppando politiche di stimolo verso gli enti e le istituzioni;
- la salvaguardia, la valorizzazione ed il recupero del patrimonio artistico, architettonico, culturale, ambientale, paesaggistico e dei beni culturali;
- la promozione di servizi rivolti alla comunità e alle persone, che rappresentino nuove opportunità di inserimento sociale, di affermazione di diritti, di risposta ai bisogni che si esprimono nel territorio
- gli ambiti di lavoro e progettazione partecipata previsti dalla legislazione in materia di programmazione territoriale delle politiche sociali;
- la comunicazione, l'informazione, l'editoria, l'emittenza radiotelevisiva, le attività radioamatoriali, le nuove tecnologie e la comunicazione telematica;
- le attività educative e formative anche a carattere professionale;
- le attività di informazione e aggiornamento anche professionale rivolte al mondo della scuola, ai docenti e agli studenti di ogni ordine e grado;
- le attività di promozione ed espressione culturale, di spettacolo, d'animazione, d'informazione e di crescita civile, organizzate in proprio ma anche all'interno delle strutture educative e scolastiche, in collaborazione con associazioni ed altri enti;
- l'organizzazione di viaggi e soggiorni turistici, nonché la gestione diretta di servizi e/o strutture ricettive quali ostelli, camping e case per ferie, il tutto riservato ai propri soci ai sensi della vigente Legge quadro nazionale e della legge regionale sul turismo;
- la promozione dell'apprendimento e dell'utilizzo di tutte le tecnologie multimediali legate ai sistemi innovativi di ricerca, informazione e comunicazione come pratica corrente all'interno del proprio sistema associativo.
- l’elaborazione e la gestione di progetti finalizzati alla soluzione delle problematiche che si manifestano nell’ambito della conflittualità e del disagio sociale, anche attraverso l’uso di strumenti informatici e multimediali;
- la promozione di azioni volte alla riqualificazione del tessuto sociale a partire dal degrado delle periferie urbane e delle zone non urbanizzate;

TITOLO II
Adesione all’associazione
Art.4 Aderiscono ad Arci Taranto, i Circoli dell’Arci, regolarmente costituiti, che operano nella circoscrizione territoriale della provincia.
Possono aderire ad Arci Taranto, Associazioni a carattere locale che accettano il presente statuto e acquisiscono la tessera nazionale dell’Arci quale tessera sociale dell’Associazione.
Possono inoltre aderire ad Arci Taranto singoli individui che riconoscono e accettano le norme del presente statuto.
Art.5 Il Circolo costituisce l’elemento associativo di base di Arci Taranto.
L’adesione annuale all’Associazione è subordinata all'esistenza, nel proprio statuto, di quelle norme o principi inderogabili che sono il fondamento sia etico che giuridico dell’Arci, quali: l'assenza di fini di lucro; i principi di democrazia, partecipazione e collegialità; la trasparenza amministrativa; la titolarità di diritti sostanziali per tutti gli associati.
Il Circolo è anche il principale luogo della complessità di iniziativa ed espressione dell'associazione.
Art. 6 Gli associati, attraverso i Circoli e le Associazioni aderenti, hanno diritto a:
- partecipare alle attività promosse dall’Associazione, concorrere all'elaborazione del programma ed all’approvazione dei documenti economici di programma e dei rendiconti economico/finanziari delle diverse articolazioni dell’Associazione, nelle forme della democrazia diretta ovvero di mandato;
- eleggere gli organismi di direzione, di garanzia e di controllo ed essere rappresentati ed eletti negli stessi nei modi e nelle forme previsti.
Gli associati sono tenuti a:
- osservare lo statuto, i regolamenti, le delibere degli organismi dirigenti;
- rimettere la risoluzione di eventuali controversie interne all'operato degli organismi di garanzia dell'associazione provinciale.

TITOLO III
Il sistema istituzionale
Art.7 Il sistema associativo di Arci, che ha a suo fondamento l'insieme delle basi associative, si articola su principi federativi nei seguenti livelli:
territoriali;
regionali;
nazionale.
Art.8 Il Comitato Territoriale si costituisce come il principale livello del coordinamento e della sintesi politica ed organizzativa dell’associazione nel territorio; valorizza l’insediamento associativo, dotandosi delle opportune strutture operative, e promuove la costituzione di nuove basi associative.
Rappresenta l’associazione nei confronti di enti locali, istituzioni, organizzazioni sociali e politiche presenti nel proprio ambito territoriale.
In virtù delle funzioni di articolazione nazionale, assume le relative responsabilità di controllo e di indirizzo verso i soci individuali e collettivi; in particolare, per quanto riguarda le associazioni aderenti, il Comitato Territoriale controlla il rispetto dei principi statutari e la corretta gestione e conduzione della vita associativa.
In concorso con i Circoli e le Associazioni aderenti, cura la gestione di servizi comuni e la realizzazione di attività specifiche. Organizza iniziative formative e informative per i propri dirigenti e per l’intero corpo sociale.
Art.9 Gli organismi di direzione territoriale, nelle loro diverse specifiche funzioni, hanno il compito di attuare le scelte strategiche e il governo dell'associazione nella sua dimensione territoriale.
Sono organismi di direzione territoriale:
- il Congresso Territoriale;
- il Consiglio Direttivo Territoriale;
- il Presidente del Comitato Territoriale;
Art.10 Il Congresso Territoriale si svolge di norma ogni 4 anni, nelle forme stabilite dal Consiglio Direttivo Territoriale; esso ha il compito di:
- discutere ed approvare il programma generale dell'Associazione;
- discutere ed approvare le proposte di modifica dello Statuto;
- eleggere il Presidente del Comitato Territoriale;
- eleggere il Consiglio Direttivo Territoriale;
- eleggere il Collegio dei Garanti;
- eleggere il Collegio dei Revisori dei conti;
Il Congresso Territoriale può anche svolgersi in forma straordinaria; in tal caso, esso si svolge entro tre mesi dalla delibera del Consiglio Direttivo Territoriale, ovvero dalla richiesta motivata di due terzi dei componenti del Consiglio Direttivo, e con la partecipazione del Presidente Regionale o suo delegato, in ogni caso è il Consiglio Direttivo a stabilirne le norme di svolgimento. Il Congresso Territoriale straordinario delibera sugli argomenti che ne hanno richiesto la convocazione.
Art. 11 Il Consiglio Direttivo Territoriale è il massimo organo di indirizzo e rappresentanza dell'Associazione tra un Congresso e l'altro. E’ eletto dal congresso secondo criteri di composizione stabiliti in quella sede.
Esso ha il compito di:
- applicare le decisioni congressuali;
- discutere e approvare il programma annuale di attività;
- discutere ed approvare il documento economico di programma ed il rendiconto economico/finanziario nonché eventuali variazioni allo stesso;
- convocare il congresso ordinario o straordinario, stabilendone le norme e licenziandone i materiali preparatori;
- decidere la partecipazione ad imprese o l'adesione ad organizzazioni o patti sindacali;
- deliberare in ordine all’ingresso di nuove associazioni in ambito territoriale;
- promuovere disegni di legge di iniziativa popolare, avanzare proposte legislative, promuovere petizioni e referendum regionali.
- adotta provvedimenti di sospensione o di espulsione nei confronti di dirigenti dell’Associazione, che vìolino palesemente le norme del presente statuto;
- revoca l’autorizzazione alla somministrazione di alimenti e bevande a quei Circoli che non rispettano il presente statuto ed eventuali deliberazioni del Consiglio stesso.
Il Consiglio Direttivo è convocato, con cadenza mensile, dal Presidente del Comitato mediante avviso scritto inviato a tutti i suoi membri contenente l’indicazione del luogo e dell’ora di convocazione.
Il Consiglio Direttivo può essere convocato anche su richiesta motivata di almeno un terzo dei componenti.
In caso di dimissioni irrevocabili del Presidente, il Consiglio Direttivo si autoconvoca con la maggioranza dei componenti e, con la partecipazione del Presidente regionale o suo delegato, elegge il nuovo Presidente tra i suoi componenti.
Il Consiglio è regolarmente costituito alla presenza della metà più uno dei suoi membri.
Non sono ammesse deleghe o sostituzioni.
Il Consiglio Direttivo può cooptare, su proposta del Presidente o di un terzo dei suoi membri, nuovi componenti nella misura massima di un quarto in sostituzione di componenti dimissionari o decaduti e nella misura massima di un quarto in aumento.
Art.12 Il Presidente del Comitato Territoriale è eletto dal Congresso e ha le seguenti funzioni:
1. convoca e presiede il Consiglio Direttivo e ne assicura il regolare funzionamento;
2. esercita la direzione organizzativa ed amministrativa dell’Associazione e la rappresenta in giudizio e verso terzi;
3. può contrarre obbligazioni in nome e per conto dell’Arci Taranto nei limiti delle presunte esigenze ordinarie e compatibilità, anche sotto forma di fidi bancari e prestiti, nonché operare l’apertura di conti correnti bancari e postali, su deliberazione degli organismi dirigenti.
Il Presidente è membro di diritto del Consiglio Direttivo.
Convoca ogni volta che lo ritenga necessario i responsabili dei singoli settori di attività.
Il Presidente propone al Consiglio Direttivo i nomi dei responsabili dei singoli settori di attività e i membri da cooptare nello stesso in sostituzione di componenti dimissionari o decaduti o in aumento.
Le funzioni di cui al punto 2 possono essere delegate, in tutto o in parte, ad un altro componente del Consiglio Direttivo incaricato delle funzioni vicarie.
Il Presidente non può svolgere tale funzione per più di due mandati consecutivi .
TITOLO IV
Organismi di garanzia e controllo
Art.13 Sono organismi di garanzia e controllo:
il Collegio dei Garanti;
il Collegio dei Revisori dei Conti.
Art.14 Il Collegio dei Garanti è organismo di garanzia statutaria, regolamentare e di giurisdizione interna. Viene eletto dal Congresso.
Compiti del Consiglio dei Garanti sono:
- interpretare le norme statutarie e regolamentari di competenza e fornisce pareri agli organismi dirigenti sulla loro corretta applicazione.
- emettere pareri di legittimità su atti, documenti e deliberazioni degli organismi dirigenti;
- dirimere le controversie insorte tra i soci, tra soci e organismi dirigenti e tra organismi dirigenti.
Si compone di tre membri più due supplenti. I componenti sono eletti tra coloro che abbiano una effettiva e comprovata esperienza nel campo associativo e siano dotati di adeguata competenza in campo economico giuridico, non facenti parte di organismi di pari livello. Eleggono al loro interno un Presidente. Si dota di un proprio regolamento entro tre mesi dal suo insediamento.
Art.15 Il Collegio dei Revisori dei Conti è organo di controllo amministrativo, presente in ogni livello organizzativo dell'associazione ed è eletto dal Congresso;
Il Collegio dei Revisori dei Conti ha il compito di:
- esprimere pareri di legittimità in atti di natura amministrativa e patrimoniale;
- controllare l'andamento amministrativo dell'associazione;
- controllare la regolare tenuta della contabilità e la corrispondenza dei bilanci alle scritture.
E’ formato da tre membri effettivi e due supplenti eletti tra coloro che siano dotati di adeguata esperienza in campo amministrativo e contabile. Il Collegio elegge al proprio interno un Presidente.
TITOLO V
Democrazia e partecipazione
Art.16 I principi generali ai quali si ispira e si uniforma la vita associativa di Arci Taranto sono:
- l'uguaglianza di diritti tra tutti i soci;
- il diritto dei soci alle garanzie democratiche;
- l'adozione di strumenti democratici di governo;
- la trasparenza delle decisioni e la loro verificabilità.
Art.17 Di norma le decisioni degli organismi dirigenti sono valide a maggioranza semplice dei presenti; è richiesta una maggioranza qualificata della metà più uno dei componenti effettivamente in carica nei casi di:
- approvazione dei rendiconti economico/finanziari e loro variazioni;
- elezione degli organismi dirigenti;
- approvazione delle norme di convocazione dei Congressi ordinari o straordinari.
Art.18 L'elezione di organismi dirigenti ed esecutivi avviene, di norma, a scrutinio segreto, salvo diversa decisione presa a maggioranza degli aventi diritto.
TITOLO VI
Patrimonio, risorse, amministrazione
Art.19 Il patrimonio dell'Associazione è costituito da:
- beni mobili ed immobili di proprietà della stessa;
- eccedenze degli esercizi annuali;
- erogazioni, donazioni, lasciti;
- partecipazioni societarie;
- titoli.
Art.20 E’ fatto divieto di distribuire, anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione comunque denominati, nonché fondi, riserve o capitale durante la vita dell’Associazione a meno che la destinazione o la distribuzione non siano imposte per legge o siano effettuate a favore di altre associazioni di promozione sociale o di organizzazioni non lucrative di utilità sociale che per statuto o regolamento facciano parte della medesima e unitaria struttura nazionale.
Art.21 Le fonti di finanziamento dell’Arci Taranto sono:
- la quota parte delle adesioni e del tesseramento delle basi associative (Circoli e associazioni aderenti) e singoli individui che aderiscono al Comitato Territoriale;
- i proventi derivanti dalla gestione economica del patrimonio;
- i proventi derivanti dalla gestione diretta di attività (anche commerciali ma finalizzate al raggiungimento dello scopo sociale), servizi, iniziative e progetti,contributi pubblici e privati.
Art.22 L'esercizio sociale si svolge dal 1° gennaio al 31 dicembre di ogni anno; il documento economico di programma deve essere discusso ed approvato, di norma, entro il 30 dicembre dell’anno precedente a quello cui si riferisce il documento stesso.
Il rendiconto economico/finanziario, deve essere approvato entro 4 mesi dal termine dell'esercizio a cui fa riferimento.
Art.23 Ogni livello organizzativo dell'associazione risponde esclusivamente delle obbligazioni da esso direttamente contratte.
TITOLO VII
Norme finali e transitorie
Art.24 Lo scioglimento di Arci Taranto può essere deliberato, con la maggioranza dei 3/5 degli aventi diritto, solo da un Congresso Territoriale appositamente convocato ai sensi dell’art. 10 del presente statuto; in tal caso il patrimonio dell'Associazione, dedotte le passività, sarà devoluto ad Enti o Associazioni di promozione sociale senza scopo di lucro aventi finalità analoghe a quelle di Arci Taranto o per uno o più scopi di interesse generale e, comunque, secondo le modalità stabilite da un collegio di liquidatori all'uopo incaricato.
Art.25 Arci Taranto aderisce, attraverso la propria struttura nazionale, alla Federazione Arci contribuendo al perseguimento dei fini statutari e alla realizzazione del programma della stessa.
Art.26 Per quanto non espressamente previsto dal presente statuto valgono le norme vigenti in materia e lo Statuto nazionale dell’Arci vigente.